Bastia Umbra, da definire la surroga di Marco Timi, entrato in Giunta, con Fortebracci L’opposizione: «La Lungarotti ha ancora le forze minime per gestire la maggioranza?»

BASTIA UMBRA Consiglio o non consiglio? Surroga o non surroga? C’è attesa di segnali dal massimo consesso cittadino che dovrebbe riunirsi oggi alle 11 o, lunedì 12 febbraio, alle 18.30, in seconda convocazione con il numero legale ‘abbassato’. Consiglio comunale che dovrebbe procedere alla surroga del consigliere Mauro Timi, entrato in giunta, con Marco Fortebracci. E’ la questione del numero legale che non fa dormire sonni tranquilli alla maggioranza Lungarotti e sulla quale getta sale sulle ferite il Partito democratico bastiolo. «Di fronte alle dichiarazioni del presidente del Consiglio che richiama al senso di responsabilità dei consiglieri in vista del consiglio di domani, è doveroso spiegare alcune cose alla cittadinanza – evidenziano il Pd -. Nel caso in cui non si presentassero i consiglieri di minoranza e quelli usciti dalla maggioranza in quota Fratellini, il Consiglio non avrebbe i numeri congrui per approvare la surroga del consigliere entrante. In altre parole, cadrebbe dal ‘trono’ la sindaca e i suoi, ormai pochi, moschettieri, non avendo neanche i numeri minimi per garantire la maggioranza. Questo è il timore reale che si cela dietro al richiamo del presidente, citando la giurisprudenza e di fatto decentrando quello che è il vero focus della questione: la sindaca tiene in piedi il governo di una città ostinatamente, reggendosi con le unghie e con i denti alla sua poltrona. L’aria pesante che si respira in comune – conclude il Pd – ha intossicato tutta la città e infatti, come da comunicazione del Presidente, si è dovuto scorrere nelle liste 4 persone per trovare qualcuno che accettasse l’incarico di Consigliere a sostegno di Lungarotti».

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