Oggi e domani fitto calendario di celebrazioni. Uno spazio dedicato alla solidarietà

Indulgenza per sé e per i defunti in qualsiasi chiesa
La città serafica è immersa nella due giorni di celebrazioni per la solennità del Perdono di Assisi, ricorrenza in cui, come ogni anno, è possibile ottenere l‘indulgenza per sé e per i defunti in qualsiasi chiesa parrocchiale o francescana, a condizione di confessarsi, partecipare all‘Eucaristia, rinnovare la propria fede e unirsi alla preghiera secondo le intenzioni del Papa. Denso il programma, dopo il Triduo di preparazione alla solennità del Perdono presieduto da padre Francesco Patton (ministro provinciale dei Frati minori del Trentino).
Flavia Pagliochini
ASSISI – Sono previste diverse celebrazioni religiose, tutte officiate nella Basilica papale di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola. Si parte oggi alle 11 con la solenne celebrazione eucaristica (presiede padre José Carballo, ministro generale dei Frati minori), segue alle 14,30 il santo rosario e la liturgia penitenziale dei pellegrini d‘Abruzzo. Alle 18.30 pellegrinaggio della città di Assisi per ricevere l‘indulgenza del Perdono, seguita dall‘incontro tra la municipalità e la popolazione in Piazza Garibaldi; alle 19, la celebrazione dei primi vespri della solennità presieduti dal vescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino (nell‘occasione il sindaco di Assisi Claudio Ricci offrirà al vescovo l‘incenso, segno della preghiera che sale a Dio dalla Chiesa e dalla città, si chiude alle 21.30 con la veglia di preghiera. Domani alle ore 11 solenne Celebrazione eucaristica (presiede monsignor Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, supplica alla Madonna degli Angeli e Canto dei Pellegrini), mentre alle 15.30 è previsto l‘arrivo della XXX marcia francescana; alle ore 18 ci sarà la solenne Celebrazione eucaristica presieduta da monsignor Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi, alle 19,30 secondi vespri della solennità sotto la guida di padre Bruno Ottavi, Ministro provinciale dei Frati Minori dell‘Umbria). Alle 21, infine, l‘Associazione Mozart Italia, sede di Assisi, in sinergia con la Pro loco di Santa Maria degli Angeli, le associazioni locali ed in collaborazione con i Frati Minori della Porziuncola ed il Comune di Assisi offrirà a pellegrini e turisti il “Concerto del Perdono“, con l‘orchestra italiana di fiati “Accademia“ de L‘Aquila diretta dai maestri Corrado Lambona e Giovanni Ieie. Sempre oggi, dalle 9 alle 20, nel piazzale inferiore della Basilica di Santa Maria degli Angeli si svolgerà “50 metri di solidarietà“, realizzata dall‘Uvisp di padre Giorgio Roussos e curata dall‘associazione è-Art, grazie al coordinamento artistico di Raffaele Tarpani. Circa 40 pittori realizzeranno le loro opere – che verranno poi messe in vendita – su un lenzuolo bianco di 50 metri appoggiato su alcuni tavoli proprio in fondo alla Basilica: il ricavato servirà a realizzare un progetto in Congo dove, ancora oggi, si combatte, ci sono problemi di ordine sociale e soprattutto di fame.

La storia La sua supplica accolta da papa Onorio III nel 1216
La generosità senza limiti di Francesco
Felice Fedeli
ASSISI – Ai piedi della collina di Assisi, all‘inizio del 1200, una piccola chiesa diventa il punto di riferimento di Francesco e dei suoi primi compagni: è la Porziuncola, dove il Santo vive in povertà, fonda l‘Ordine francescano e invia i frati come missionari di pace in tutta la terra. Nel 1216 avviene l‘episodio più significativo: papa Onorio III concede a Francesco l‘indulgenza plenaria per tutti coloro che avrebbero visitato la Porziuncola nel giorno del 2 agosto. È la Festa del Perdono di Assisi – come verrà poi chiamata – una manifestazione della misericordia infinita di Dio e un segno della passione apostolica del Poverello. A questo punto bisogna fare un passo indietro. E tornare al luglio dello stesso anno, quando, nella notte, Francesco era intento nella preghiera alla Porziuncola ed ebbe una visione di Gesù e della Madonna. Gli fu chiesto quale grazia desiderasse, visto che aveva pregato così tanto per i peccatori. Francesco chiese di getto che fosse concesso il perdono completo a tutti coloro che, confessandosi e pentendosi per davvero, visitassero quella chiesa. Da qui il passaggio con il Papa, nella veste di Vicario di Dio in terra. Fatto all‘indomani direttamente da Francesco, accompagnato nell‘occasione da un confratello di nome Masseo. Il pontefice infatti si trovava a Perugia e Francesco, insieme a Masseo, fu ammesso alla presenza del Papa che concedette l‘indulgenza senza obbligo di pagamento dell‘obolo, come invece era consuetudine al tempo. Milioni di uomini e donne hanno poi varcato nei secoli questa “porta di vita eterna“ nel desiderio di ritrovare la pace e vivere una profonda esperienza di fede. Anche quest‘anno, la Basilica di Santa Maria degli Angeli propone ai pellegrini un ricco ed articolato calendario di eventi per aiutarli ad attingere al tesoro del Perdono di Assisi (come si legge proprio nel pezzo qui sopra). Da rimarcare, oltre ai numerosi appuntamenti religiosi in programma, l‘arrivo della “Marcia Francescana“ – un‘esperienza che coinvolge migliaia di giovani provenienti da tutta Italia – e il “Concerto del Perdono“ sulla piazza della Basilica, con l‘orchestra italiana di Fiati “Accademia L‘Aquila“. A distanza di 8 secoli il perdono non perde di attualità, perchè alzi un dito chi non ha bisogno di essere perdonato? Ravvedimento certo, ma anche conversione analizzando i tempi moderni. E certi “miracoli“ ad Assisi sono ancora possibili e le chiese francescane in Assisi sono attrezzate alla bisogna. “La festa del perdono, in una società secolarizzata, assume significati anche profani, una specie di rinnovo delle alleanze tra stato e chiesa, tra datori di lavoro e lavoratori, tra italiani e stranieri, attraverso patti di solidarietà sociale per un comune sforzo di rinnovamento dell‘intera società e di umanizzazione delle relazioni umane“ si legge nel settimanale cattolico “la Voce“ con mirabile sintesi.

Precetto religioso da osservare confede
Visita e preghiera insieme

ASSISI – L’indulgenza non è che si ottiene soltanto partecipando acriticamente alle cerimonie religiose in calendario oggi e domani. E’un serio cammino di fede e in quanto tale ci sono alcuni precetti da osservare. Per ottenere l’indulgenza plenaria il credente, completamente mondato dal peccato anche veniale, deve confessarsi altrimenti non ottiene il perdono degli stessi. Deve fare la comunione eucaristica con la massima devozione, visto che la comunione è il simbolo dell’unione spirituale con Cristo. Inoltre deve pregare secondo le intenzioni del Santo Padre e per rafforzare il legame con la Chiesa deve recitare almeno un Padre Nostro, un’Ave Maria e un Gloria al Padre. Inoltre è consigliato recitare un altro Padre Nostro e il Credo e quindi, con questo animo, visitare una chiesa o oratorio francescano. L’indulgenza può essere richiesta per sè ma anche per i defunti. Visita e preghiera devono essere fatte lo stesso giorno.

Corriere-2010-08-01-pag08

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