Il celebre critico ha preso parte alla serata inaugurale della mostra Un’edizione speciale con prevalenza di pezzi provenienti dal Centro nord

Numerosi stand Sono una novantina gli espositori

Un ulteriore intervento E’ presente anche un’esposizione collaterale

BASTIA UMBRA C’era anche Vittorio Sgarbi alla serata di inaugurazione di Assisi Anti-quariato: il critico d’arte (che si è soffermato a lungo in quasi tutti gli stand, catturando inevitabilmente l’attenzione degli altri visitatori e ospiti) è ormai un “vecchio amico”di “Assisi Antiquariato” e appena può non si lascia sfuggire l’occasione di fare un giro in mostra.
La rassegna umbra – che ha preso il via ieri e proseguirà fino al primo maggio – è considerata una delle più prestigiose a livello nazionale, sempre molto attesa. Un appunta- mento per palati fini, che ogni anno richiama ap- passionati, collezionisti e semplici curiosi da ogni parte d’Italia e anche dall’estero.
L’edizione numero 41, curata come sempre dal Centro internazionale manifestazioni d’arte (Ci- ma), è stata già definita speciale:
per la qualità degli espositori, per la varietà delle proposte, per alcuni pezzi di rara bellezza e suggestione, per l’atmosfera incantevole che si potrà respirare passeggiando tra gli stand.La mostra si tiene- come sempre – al Centro Umbriafiere di Bastia Umbra, per l’occasione trasformato in elegante ed accogliente galleria da una specializzata equipe di scenografi. Una novantina di espositori italiani e stranieri – in pratica il meglio di ciò che offre il panorama attuale dell’antiquariato – proporranno al pubblico preziose rarità, autentici oggetti del desiderio, rigidamente selezionati da una commissione di esperti.
La qualità al centro di tutto, dicono gli organizzatori. Che, nonostante il periodo economico non certo positivo, credono nella ripresa del mercato. Qualche segnale c’è già stato, ad Assisi potrebbe arrivare la conferma di una ripresa del settore antiquario.
Nel corso della mostra si potranno ammirare e acquistare mobili di tutte le epoche e provenienze, con prevalenza di pezzi dal Centro-Nord: cassettoni, tavoli, ribalte, librerie e sedie. Grande spazio anche ai dipinti: dai lavori di alcuni grandi maestri del ‘400 alle nature morte del ‘600.
Da non perdere poi le sculture, i reperti archeologici, i complementi di arredo, gli argenti, i gioielli, le icone russe, i libri antichi e le stampe, gli orologi, i tappeti, i bronzi e le porcellane di raffinata qualità.
Grande curiosità per quattro piatti in ceramica di Mastro Giorgio da Gubbio, uno dei quali firmato 1528. L’artista umbro è considerato l’inventore della tecnica del lustro per i vasi di ceramica. Da non perdere la mostra col- laterale su Giacomo Balla, nel sessantennale della morte. Un evento organizzato dalla galleria Cinquantasei di Bologna, in collaborazione con “Assisi Antiquariato”. Balla fu tra i primi protagonisti del divisionismo italiano. Divenne poi un esponente di spicco del Futurismo, firmando assieme a Marinetti e gli altri futuristi italiani i manifesti che sancivano gli aspetti teorici del movimento. Insomma, l’affresco disegnato da “Assisi Antiquariato” è completo e variegato Per la qualità degli espositori e per la quantità degli oggetti in vetrina è semplicemente una mostra al top, un crocevia fonda- mentale per gli innamorati dell’arte e della cultura.

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