Non è solo questione di soldi
ASSISI – Annunciato, minacciato e alla fine, deciso. Il Comune di Assisi non aderirà all’Ato 2 dei rifiuti. Lo strappo è passato in giunta nei giorni scorsi e verrà portato all’attenzione del consiglio comunale , una volta superato lo scoglio del bilancio. Cioè se qualche mal di pancia dentro al centrodestra passerà da qui a dieci giorni, alla prima seduta utile di marzo. Una decisione che era nell’aria, tutt’altro che sofferta e che va nella direzione di un’autonomia sul fronte della gestione dei rifiuti su cui l’amministrazione Bartolini ha sempre puntato. partendo da un presupposto: la scelta di Assisi permette di salvaguardare le tasche dei cittadini con tariffe più basse che in altre città della regione. Un cavallo di battaglia su cui la giunta di centrodestra ha puntato forte e non intende tornare indietro. E’ vero, nelle ultime settimane si è tentato un accordo, alcune soluzioni che piacevano ad Assisi, sono state prese in considerazione, ma non è bastato. E sotto alla scelta non c’è soltanto una questione di soldi. C’è anche una visione diversa della legge. Assisi guarda con attenzione quella nazionale e boccia quella regionale che ha scelto ambiti territoriali ottimali non su base provinciale. “E proprio su questo punto- commenta Eraldo Martelli, assessore all’Ambiente che sulla partita dei rifiuti gioca in prima linea – non capiamo come possa la Provincia svolgere il ruolo di coordinamento. E’ proprio questo uno dei motivi che, in giunta, ci ha portato a decidere per la non adesione all’Ato2”.
L.Ben.
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