La replica alla Cgil e alla Uil: in molte occasioni non siamo stati convocati

di LARA PARTENZI
PERUGIA – Se si vuole rimettere ordine alle relazioni sindacali in casa Isa e lavorare in modo unitario per la tutela dei lavoratori – beninteso tutti – che si passi dalle parole ai fatti: «Siamo aperti ad ogni confronto, sempre che ci si inviti a partecipare, cosa che non è stata fatta in più di un’occasione».
Dopo le accuse di “ostruzionismo” rivolte alla Cisl da parte della Cgil e della Uil sulla questione flessibilità presso l’azienda di Bastia Umbra, accuse che vanno ben oltre, fino a parlare dell ‘ assenza della Cisl ad incontri strategici – come quello in cui è stato presentato il piano industriale, o quello in cui si è parlato del trasferimento della sede aziendale ad Ospedalicchio – i rappresentanti cislini vanno al contrattacco e, durante un incontro convocato ieri presso la sede del sindacato, a Perugia, hanno puntualizzato che non si può inneggiare all’unità sindacale mentre si organizza (per venerdì prossimo, presso la piazza del Comune di Bastia, ndr) una manifestazione di protesta contro una Cisl che, invece, si dice pronta «non da oggi, ma da sempre, a sederci ai tavoli unitari da cui recentemente si sono alzate le altre sigle sindacali». Il riferimento è all’incontro in Confindustria del 2 maggio scorso quando «quando i due rappresentanti di Cgil e Uil se ne sono andati lasciando soltanto le Rsu aziendali».
E certo, se è comprensibile che la Confindustria si schieri dalla parte dell’azienda – affermano Pierpaola Pietrantozzi e Bruno Mancinelli, responsabili rispettivamente della Cisl di Foligno e di Bastia Umbra non si capisce tanto accanimento delle altre sigle sindacali contro la nostra organizzazione, che vuole esercitare semplicemente il compito che spetta ad un sindacato. quello di tutelare i lavoratori e che «peraltro, conta pochissimi iscritti, circa 50, tra i lavoratori della lsa». Disponibilità al confronto, dunque, affinché si faccia chiarezza su alcune questioni essenziali.
Su come viene utilizzata la flessibilità «perché vogliamo precisare che noi siamo a favore della flessibilità, purché venga applicata correttamente». Tanto è vero «che la nostra iniziativa legale per attività antisindacale verso l’azienda si basa proprio sulla difesa di un nostro delegato Rsu, al quale sono stati inflitti provvedimenti disciplinari per non aver eseguito una flessibilità riferita al mese di gennaio scorso, da tutti – comprese le altre sigle sindacali- dichiarata non corretta». Va fatto, poi, un monitoraggio anche sui contratti a termine, per garantire la massima trasparenza». E ben venga il confronto, tra tutte le sigle sindacati e tra i sindacati e l’azienda, per gestire insieme le fasi di passaggio del trasferimento della sede «perché si potrebbero creare nuove ipotesi di sviluppo e nuove opportunità occupazionali».

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