Bastia Umbra: interviene Fratellini, già vicesindaco ed ex assessore

BASTIA UMBRA «È vero che Arcisolidarietà ora d’aria si è aggiudicato il bando e proprio per questo ha cercato luoghi per accogliere i migranti, ma mica nel bando c’è scritto che li portava a Bastiola: li deve portare in strutture idonee e agibili. Bastiola potrebbe essere una, se l’immobile avesse tutto a posto. Io ho qualche dubbio visto che è abbandonato da anni e soggetto a furti di attrezzature e parti di impianti». Così Francesco Fratellini, già vicesindaco e assessore sino a qualche settimana fa, dopo l’incontro fra sindaco Paola Lungarotti, la giunta e il Prefetto di Perugia, Armando Gradone, incentrato sul futuro dell’ex hotel La Villa, a Bastiola. Il già vicesindaco punta l’indice sullo stato dell’immobile che deve essere a posto da tutti i punti di vista, soprattutto se lo usa lo Stato. «Un albergo, di chiunque sia, che è stato chiuso per 7 o 8 anni può riaprire dichiarando il possesso agibilità basandosi su quella ottenuta 30 anni prima? – aggiunge Fratellini –. In quanto riportato dal sindaco Lungarotti come al solito non viene centrato il problema: la nota del Comune serve più a non contrariare il Prefetto che a spiegare alla gente». Gente che ha manifestato preoccupazione per tale destinazione dell’immobile, con la decisione di andare al confronto fra amministrazione municipale, Prefettura e il soggetto richiedente “Arcisolidarietà ora d’aria“. «Il Comune deve verificare la presenza dei requisiti di legge – conclude Fratellini –. Se è tutto a posto si proceda altrimenti si scriva al Prefetto, dicendo ciò che manca e che eventuali problematiche sarebbero a carico della Prefettura che ne autorizza».

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