Chiede chiarimenti Francesco Fratellini, Forza Italia
“Unico atto l’elezione del presidente”
BASTIA UMBRA – “Ma che fine ha fatto la commissione cultura?”. A porsi l’interrogativo è Francesco Fratellini, coordinatore comunale del gruppo di Forza Italia di Bastia Umbra, il quale in una nota, esprime dubbi sulla sua esistenza poiché a sei mesi di distanza dalla costituzione si è riunita una sola volta. “Purtroppo bisogna sottolineare nuovamente l’inconcludenza di questa maggioranza che non riesce neanche a lavorare sulle delibere approvate – afferma nella nota -. Nella nuova legislatura, la commissione cultura, si è riunita solo per insediarsi ed eleggere il presidente, Leonardo De Santis”. Secondo Fratellini, la commissione avrebbe anche del lavoro da svolgere, a cominciare dai progetti che le sono stati attribuiti dal consiglio comunale “in seguito alle mozioni di Giuliano Monacchia relative all’eventuale restyling del gonfalone comunale e al sito archeologico di Bastiola che hanno prodotto le conseguenti delibere, e alla mozione del consigliere Antonio Bagnetti avente per argomento la manifestazione ‘Girovagando per il centro storico’”. E per il 2005, come precisa il coordinatore comunale, la piena efficienza di questa commissione potrebbe portare a conclusione numerosi progetti, relativi a iniziative culturali che si stanno organizzando grazie ad un gruppo di cittadini volenterosi. “Evidentemente dopo le elezioni – continua la nota – anche quest era una commissione da mettere su piatto della bilancia e la sua presidenze assegnata ai Comunisti Italiani, rappresenta comunque una nomina vuota di contenuti. E dire che a ogni uscita gli assessori e il sindaco si dilungano in affermazioni volte a dimostrare l’attenzione di questa giunta ai temi della cultura e dell’integrazione culturale. Come al solito a parole, visto che la commissione consiliare preposta non si occupa di nulla”.
Infine un accenno sulle mozioni presentate dal gruppo di Forza Italia- Cdl che, se approvate, il “coordinamento si aspetta che abbiano un seguito, altrimenti rappresentano una presa in giro per il consiglio comunale e per i cittadini”.
Rosita Brufani
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