Coinvolti supporter di Foligno e Bastia alla fine dell’incontro, l’uomo ha una grave ferita alla testa. Operato d’urgenza, è in prognosi riservata

di L’OCA FIORUCCI
BASTIA – La partita finisce 0-1: il Foligno batte il Bastia fuori casa e rovina la festa per i novant’anni della società bastiola. Al fischio finale, molti tifosi negli spogliatoi del Bastia a fare festa alla società e alla sua tradizione, ci vanno lo stesso. Qualcun altro, un folignate di 47 anni, finisce invece in ospedale in gravi condizioni. Ha preso un violento colpo in testa, forse con un masso, forse una cinghiata o un colpo con un’asta di bandiera, ritrovate sul luogo dell’aggressione. Forse, ancora, nel parapiglia che si scatena fuori dallo stadio tra due gruppi di supporter opposti, è caduto. Forse. Perché ancora è tutto da ricostruire, adesso per prima cosa c’è da assicurarsi che le conseguenze della botta presa non siano irreversibili. Intanto si cercano le persone coinvolte nella rissa, gli agenti del commissariato di Assisi e i carabinieri della compagnia stanno raccogliendo elementi utili a ricostruire l’accaduto e a individuare i responsabili.
La ricostruzione. La partita finisce con i falchetti vittoriosi fuori casa. I tifosi bianco azzurri prendono la via di casa, mentre, come detto, all’interno dello stadio, i padroni di casa, nonostante il risultato sfavorevole, festeggiano l’anniversario della squadra, I tifosi ospiti lasciano in auto il parcheggio dell’impianto sportivo e si avviano verso la qattro corsie. La carovana di auto attraversa una rotatoria, li, secondo quanto è stato ricostruito dalla polizia, ci sono alcuni tifosi del Bastia. Un gruppo di quattro-cinque persone. Forse attendono proprio il passaggio dei rivali, forse no. C’è, di sicuro, che l’incontro lungo la strada diventa un scontro. Tra i due gruppi volano insulti e minacce. Le auto dei tifosi biancazzurri si fermano, ne scendono una ventina. Il diverbio diventa una rissa. Secondo quanto emerso dai primi accertamenti, spuntano le aste delle bandiere, le cinture dei pantaloni, dei massi e di trasformano in anni. Armi che, con tutta probabilità, hanno ferito in maniera gravissima il 47enne, ora ricoverato in pericolo di vita. Degli attimi di follia fuori dalla stadio rimane lui, steso a terra in una pozza di sangue. Colpito con qualcosa, forse proprio
con un masso. Gli aggressori riescono a dileguarsi, gli agenti del commissariato rintracciano un giovane supporter dei Bastia con alcune contusioni. Per gli investigatori sarebbe rimasto coinvolto negli scontri.
I soccorsi. Immediatamente soccorso da operatori del 118, il47enne è stato trasportato al Santa Maria della Misericordia di Perugia, dove è stato sottoposto a un delicato intervento alla testa. I primi accertamenti, eseguiti dal medico di tumo al pronto soccorso (diretto dal dottor Mario Capruzzi), Maria Stella Dionisi, ha riscontrato «fratture craniche multiple, trauma crani co importante, lesioni cerebrali con emorragia». L’intervento ai 47enne ancora in pericolo di vita, si è protratto a lungo nella notte.

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