Bastia Umbra Il candidato del campo progressista in vantaggio sulla sindaca uscente. Degli Esposti ago della bilancia

Sibillina “Non ci sono preclusioni: parleremo con chi vorrà parlare con noi”

di Flavia Pagliochini
BASTIA UMBRA Sarà ballottaggio tra Erigo Pecci e Paola Lungarotti, rispettivamente candidato del campo progressista (PD, Alleanza Verdi Sinistra, Uniti per Bastia, Movimento 5 Stelle, PSI, Progetto Bastia),in vantaggio con il 42,13%, e la candidata del centrodestra ufficiale e liste civiche (Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Paola Lungarotti sindaco) al 38,06%; ma nella delusione c’è soddisfazione anche per Catia Degli Esposti che con tre civiche di centrodestra (Bastia Popolare, espressione dell’ex vicesindaco Francesco Fratellini, Forza Bastia, Bastia Futura, Bastia Civica, più il sostegno di Italia Viva i cui esponenti sono inseriti in altre liste) ottiene un buon risultato, circa il 17,61%. Delusione per Alternativa Popolare e Matteo Santoni: la lista e il candidato sono circa al 2,21%. A votare il 66.38% degli aventi diritto. Leggendo i numeri si scopre che tutto sommato la sindaca uscente non solo tiene ma anzi cresce un pizzico – Lungarotti nel 2019 arrivò al ballottaggio con il 34,50% delle preferenze; oggi conta sul sostegno della Lega, che però avrebbe complessivamente preso meno voti di Alternativa Popolare ed è circa all’1%, ma ha perso per strada parte di Forza Italia e Bastia Popolare di Francesco Fratellini. Crescono anche Pecci e le sue sei liste, che vanno oltre la somma dei risultati di cinque anni fa, quando Lucio Raspa (frontman di Pd e liste civiche) prese il 28,18% e Laura Servi il 9.5%, peraltro oggi voti dimezzati. Infine, Degli Esposti: è vero che rispetto a cinque anni fa -quando mancò il ballottaggio per soli 40 voti – ottiene circa l’8% di voti in meno, ma allora aveva la Lega col vento in poppa oltre alle liste civiche. E ora proprio la candidata civica è l’ago della bilancia: i degliespostiani si sono definiti “civici di centrodestra”, ma non è chiaro se sosterranno Paola Lungarotti, alfiere del centrodestra e per mesi attaccata con tanto di dimissioni del vicesindaco e l’addio di tre consiglieri di Forza Italia e uno di Bastia Popolare che per tenere il punto hanno anche votato contro a un documento tecnico come il bilancio consuntivo, rischiando di far commissariare Bastia per neanche un mese. “Siamo in attesa di capire come andare avanti, non è che ci sono preclusioni particolari. Parleremo con chi avrà voglia di parlare con noi: destra o sinistra non lo so”, l’equilibrismo di Degli Esposti. Mentre Lungarotti è aperturista e oltre a esprimere soddisfazione “perché il centrodestra è complessivamente primo al netto delle divisioni” spiega :“Il ballottaggio è un risultato che ci aspettavamo: i risultati ci dicono che la città ci sostiene, c’è uno scarto di pochi punti tra noi e il centrosinistra e in questa seconda fase avremo modo di dimostrare e rafforzare quello spirito di servizio sempre dimostrato”. Quanto al centrodestra, l’obiettivo è il dialogo: “Le differenze e le difficoltà sono state dettate dalla contingenza e sono più di forma che di sostanza, ma penso condividiamo tutti ideali e visione per il centrodestra. Ci confronteremo presto“, la sintesi del discorso Lungarottiano. Infine, Pecci: “Siamo entusiasti del risultato ottenuto, il 44%, in testa al ballottaggio e in controtendenza con quanto avviene in Italia e nelle capitali europee.
Gli elettori hanno premiato un progetto chiaro, che propone un programma nell’interesse della città. Al ballottaggio? Più che tentare un accordo programmatico credo parleremo con quei civici a disagio nelle dinamiche politiche e con quei cittadini e a associazioni, che più che di politica, vorrebbe parlare di cultura, sport e sociale
”.

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