Veleni sul riassetto della zootecnia 
 
 BASTIA UMBRA – La variante normativa al Prg approvata dal consiglio comunale, si propone di perseguire tre obbiettivi: regolamentare gli allevamenti suinicolo e gli interventi su fabbricati destinati a tali allevamenti, definire gli usi compatibili e prevalenti nelle zone agricole e specificare l’applicabilità dell’art. 13 della L.R. 1/2004. E’ qui che c’è stata la polemica in consiglio comunale. Lo sottolinea Antonio Bagnetti, consigliere di Forza Italia che parla di “un raffazzonato miscuglio di norme scopiazzate da una legge regionale dell’Emilia Romagna, incoerente ed in contrasto con i Regolamenti attualmente in vigore nel comune di Bastia, di nessuna garanzia per un miglioramento delle condizioni ambientali degli abitanti delle zone vicine agli allevamenti. Ne si incentiva alla riconversione delle superfici zootecniche quando permette il recupero del 50% in caso di destinazione residenziale e del 70% nell’ipotesi di indirizzo artigianale”. La direttiva, ricorda Bagnetti, introduce criteri di valutazione qualitativi e quantitativi palesemente in contrasto con i regolamenti d’igiene e degli scarichi in vigore precludendo, pertanto, alcuni obbiettivi che la stessa si prefigge. I consiglieri Bagnetti e Masci, ricorda un a nota di Forza Italia, chiedevano che l’assunzione della direttiva tecnica venisse estrapolata dal punto all’ordine del giorno e fosse oggetto di una nuova regolamentazione, in armonia con le norme comunali attualmente in vigore, che vedesse coinvolti i competenti servizi dell’Arpa e della Asl. La proposta veniva scartata dalla maggioranza che, con l’arroganza che, accusa Bagnetti, la contraddistingue, chiedeva la votazione del punto all’ordine del giorno.

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