LA REDAZIONE

LA SEGUENTE pagina è stata realizzata dagli studenti dell’ Istituto comprensivo Bastia 1, scuola media «Colomba Antonietti ». Le classi interessate sono la
3° A, la 3° H e la 3° G. Le docenti tutor che hanno coordinato i ragazzi sono Antonella Boccali, Teresa Menghella,Claudia Tortoioli.
La dirigente scolastica dell’Istituto è la professoressa Paola Lungarotti. La scuola ha partecipato a tutte le edizioni del Campionato

Le cooperative Asad e Angsa offrono servizi a domicilio ai disabili

DURANTE una lezione Pietro ha chiesto alla professoressa: «Ma la solidarietà esiste ancora? Io non ne sento mai parlare». La professoressa gli ha risposto: «A Bastia ci sono numerose associazioni di volontariato tra cui l’Asad e l’Angsa che collaborano da vari anni con la nostra scuola. Per la prossima settimana documentatevi!».
La curiosità ha preso il sopravvento: «Va bene, ci mettiamo subito al lavoro!», ha risposto Giorgia.
Quattro di noi intervistano Leonardo, responsabile dell’Asad e impegnato nel progetto «Abili insieme» nella nostra scuola.
Può presentarci la cooperativa, dirci quando è nata e perché?
«La cooperativa Asad è nata a Perugia nel 1977 a seguito della legge Basaglia, che chiuse i manicomi e favorì la nascita di associazioni per l’integrazione dei diversamente abili. Alcune di esse agiscono tramite i gruppi-famiglia, altre offrono servizio a domicilio e altre ancora usano centri diurni o comunità terapeutiche. Noi pensiamo che la cooperativa possa far sentire i diversamente abili utili alla società aumentando la loro autostima valorizzandone le capacità in laboratori come: legatoria (rilegatura tesi, enciclopedie, riparazioni libri, produzione di agende …); pelletteria ( produzione di oggetti in cuoio, e pelle); legno e restauro (restauro mobili e creazioni in legno…); tessitura e rame (impagliatura di sedie, lavorazione del sughero, della corda, della yuta…). E’ emozionante vedere come lavorando si sentano soddisfatti e realizzati».
Che cosa significa Asad?
«Asad non è altro che l’acronimo di assistenza sociale a domicilio».

Cosa fate per aiutare queste persone?

«Le aiutiamo a realizzare i loro desideri che sono quelli di tutti: sentirsi apprezzate e gratificate, ricevere affetto e amicizia».
Quanti operatori lavorano in Umbria e quanti beneficiano a Bastia del vostro aiuto?
«Siamo circa 540 operatori e lavoriamo in tutta l’ Umbria. Ci dedichiamo a questa attività otto ore al giorno e ci appagano i sorrisi e l’affetto delle persone che aiutiamo. A Bastia ne assistiamo circa 40-50 e gli inserimenti avvengono attraverso il Csm con il quale collaboriamo. Però la gente si stupisce quando proponiamo attività e iniziative, segno che non ci conoscono tanto bene».
Perché collaborate con le scuole?
«Ci piace integrarci ancora di più nel territorio esaminando la realtà degli alunni di scuola e quella dei soggetti con handicap che vanno assistiti e riabilitati.
Trovare a Bastia una rete di solidarietà così viva è una scoperta confortante, ma non solo: essa rappresenta per noi anche un forte stimolo positivo».

L’INTERVISTA PARLA ELISA GRANOCCHIA, RESPONSABILE DEI SERVIZI SOCIALI DEL COMUNE
«Le associazioni, una risorsa per tutti»
SONO RARI al giorno d’oggi articoli di giornale di cronaca bianca, tutti i giorni fagocitiamo notizie di cronaca nera. Noi invece vogliamo affrontare un argomento positivo, quello della solidarietà e del volontariato calati nella nostra realtà cittadina. Ci siamo rivolti alla dottoressa Elisa Granocchia, responsabile del settore sociale del Comune di Bastia. Con lei abbiamo conosciuto il mondo della solidarietà che si costruisce con i mattoni del volontariato: un’attività di aiuto e sostegno messa in atto da soggetti privati, in modo gratuito.Tale impegno sociale ha lo scopo di far progredire la qualità della vita dei più deboli che possono essere anziani, disabili, adulti in difficoltà economica, di salute, sociale. Le organizzazioni no-profit garantiscono al volontario progetti, idee, azioni che migliorano effettivamente la società. Abbiamo riflettuto sull’importanza dello scambio tra associazioni di volontariato e scuola che forniscono un esempio concreto di solidarietà e cittadinanza vissuta, ed insieme possono creare percorsi culturali e di promozione della cittadinanza attiva e solidale.
ABBIAMO INOLTRE scoperto che il territorio di Bastia Umbra è ricco di questa rete di associazionismo e tra le tante organizzazioni onlus abbiamo scelto l’Angsa e l’Asad in base a due motivazioni: un nostro compagno è autistico e questo percorso ci ha permesso di conoscere la rete di aiuto costruita intorno a questa realtà; l’Asad perchè da diversi anni il nostro istituto porta avanti il progetto «Abilinsieme» in cui creativamente si mettono in campo le diverse abilità.
LA STRUTTURA
La ‘Semente’ Come curare l’ autismo 
L’AUTISMO è un argomento complesso da affrontare ma ci incuriosisce perché dalla prima media abbiamo in classe un compagno autistico. Lui a volte si agita: salta, urla e corre all’improvviso fuori dalla classe, altre volte riesce a rimanere tranquillo in nostra compagnia ed è molto partecipe nelle ore di educazione musicale. In classe è venuto un operatore dell’Angs (Associazione nazionale genitori soggetti autistici) che ci ha spiegato che l’autismo è un disturbo neuropsicologico, e, dato che non c’è interesse a fare ricerche da parte delle case farmaceutiche, non si è ancora scoperta la causa che lo provoca.
I soggetti autistici hanno un modo diverso di affrontare il mondo: se non stimolati non interagiscono, pensano per immagini, non possiedono un linguaggio verbale, hanno i canali d’ingresso (udito, tatto) amplificati, non controllano i movimenti, possiedono scarse capacità manipolatorie e difficilmente riescono a gestire l’emotività. Al minimo cambiamento (tono della voce, un banco fuori posto,) reagiscono violentemente.
Purtroppo l’unica certezza è che da questo disturbo non si guarisce. Nella campagna di Spello l’Angsa ha fondato nel 2011 «La Semente»: una country house che cerca di tirar fuori le potenzialità di questi ragazzi insegnandogli attività agricole e manuali attraverso il metodo sequenza per immagini con un’agenda giornaliera che anticipa le loro attività nel corso della giornata, poiché essi non hanno cognizione temporale.

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