L’albanese dovrà risarcire danni per 15Omila euro
Elio C. Bertoldi
PERUGIA – Si calcola che i danni si aggirino intorno ai 150mila euro. E il giovane albanese di 24 anni li dovrà pagare tutti, fino all’ultimo euro. La condanna penale (era difeso dall’avvocato Fabio Fedeli) è passata. Non gli è andata neanche male visto che il tentato omicidio è caduto. Ormai è una questione di soldi, di risarcimenti. Ma quello per lui, che dipende da una grande azienda e che sul lavoro è irreprensibile, non sarà un problema insormontabile. Quello che dovrà cercare di capire, lui stesso prima di tutti, è come abbia fatto un ragazzo normale a trasformarsi in una sorta di vendicatore della notte, tale da montare su un caterpillar e da lanciarsi verso il night club come se fosse con un carro armato contro le linee nemiche.
Lui ha spiegato solo: “Io mi ricordo fino al momento in cui ho rotto il vetro e sono salito sul caterpillar. Ho messo in moto allacciando i fili… Da quel momento ho un buio totale: non ricordo nulla”. I carabinieri hanno appurato che prima della sua notte brava, aveva bevuto. Presentava un tasso alcolometrico di 1.1, praticamente il doppio del consentito. Eppure neanche l’euforia da alcol spiega in pieno la sua reazione incredibile.
Cosa era successo? Il giovane albanese quella sera era andato al night con un amico. Pare che nel privé avesse avuto a disposizione un paio di belle ragazze rumene. Non solo splendide e giovani, ma anche procaci e discinte. Lo spettacolo della pornostar, le ragazze (apparentemente) disponibili, quelle curve esibite senza inibizioni: chissà, probabilmente, il
giovane albanese si era eccitato. Fatto sta che pare avesse allungato troppo le mani. Tanto da determinare una reazione stizzita di una delle ragazze. Perché nel privé si può parlare con le entreineuse (al costo di 50 euro ogni quarto d’ora, ma guai a toccare). Per cui i buttafuori erano intervenuti ed avevano invitato il giovane a lasciare il locale. Probabilmente anche senza tanti complimenti. Ecco, tutte queste cose insieme debbono aver fatto scattare la reazione. In fondo vedersi togliere, chimiamolo così, il “giocattolo”, deve aver scatenato reazioni infantili nell’operaio che si è comportato come un bambino: tu mi impedisci di giocare e io rompo tutto. Adesso però dovrà risarcire il danno della sua notte brava. Perché secondo un antico detto popolare “chi rompe, paga e i cocci sono i suoi”.
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