Scontro aperto sull’affissione dei manifesti istituzionali

BASTIA UMBRA All’indomani della dura presa di posizione di Ansideri e del Pdl all’accusa del Pd di aver pagato con soldi pubblici manifesti istituzionali invece pagati “di tasca propria” da membri di giunta e maggioranza, lo scontro tra maggioranza e opposizione si fa sempre più aspro.
“La risposta del sindaco alle osservazioni poste dal partito Democratico rispetto alla propaganda messa in campo per pubblicizzare le scelte sulla tassazione applicata dal Comune – afferma in una nota il consigliere piddino Erigo Pecci -mette a nudolo spirito antidemocratico di quest’amministrazione. Le basi di una democrazia si cimentano nel contraddittorio tra opposizione e maggioranza. Come si permette con le minacce, di pretendere il silenzio della minoranza, noi dal nostro punto di vista portiamo avanti le nostre idee e osservazioni per una Bastia diversa”.Convinto inoltre che “il dibattito e la discussione delle idee sonolo stimolo per migliorarsi sempre” e avanzando perplessità sui costi di affissione (“intorno ai mille euro per due settimane”), Pecci ritiene infine che l’uso dello stemma comunale può essere “fuorviante” e “trarre in inganno” e si chiede se ci sia “un atto di giunta precedente l’affissione che autorizza i partiti della destra a utilizzare lo stemma comunale al di fuori della comunicazione istituzionale”.

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