La bufera dopo lo strappo dell’assessore Fratellini

BASTIA UMBRA Tornano a chiedere le dimissioni del sindaco Paola Lungarotti le minoranze di M5S (Laura Servi), Pd (Ramona Furiani e Luisa Fatigoni) e gruppo misto (Lucio Raspa) che ieri mattina hanno convocato una conferenza stampa per fare il punto sulla situazione politica bastiola dopo l’addio alla giunta del vicesindaco Francesco Fratellini e l’uscita dalla maggioranza di quattro consiglieri, tre di Forza Italia (Possati, Rustici e Bagnetti) e uno di Bastia Popolare (Ridolfi). “La sindaca Paola Lungarotti resta ferocemente attaccata alla poltrona – le parole di Servi, Furiani, Fatigoni e Raspa – nonostante abbia ridicolizzato se stessa, la giunta e cosa ancor più grave l’istituzione del consiglio comunale ridotto alla pantomima della seconda convocazione con un terzo dei consiglieri eletti (il riferimento è al consiglio di lunedì, ndr). Le chiediamo un gesto di responsabilità, che si dimetta”. Per i quattro consiglieri, “Dopo l’approvazione del Bilancio e del Prg parte strutturale, la maggioranza si è sciolta sotto i colpi delle divisioni interne e soprattutto dai tentativi di riposizionamento in vista delle prossime elezioni”. “Il consiglio comunale di Bastia Umbria è ormai ridotto a commissione consiliare – hanno detto – anzi peggio, perché almeno in commissione sono rappresentati tutti i gruppi consiliari. Cinque anni fa come oggi il sindaco ha spaccato il centrodestra, non ha più la maggioranza ma rimane asserragliata in Municipio e continua a tagliare nastri. Crediamo sia giunto il momento di mettere fine a questa triste pagina, di cui lei, e i suoi accoliti più che mai di destra, sono i protagonisti oltre che la causa. Siamo qui perché i cittadini che ci hanno dato fiducia cinque anni fa per cambiare volto a Bastia si sono ritrovati insieme ad altri accomunati dallo stesso bisogno di cambiamento a partire dai valori civico progressisti. Un’esigenza che la sindaca Lungarotti e quel che resta della sua maggioranza ha colpevolmente ignorato. Questa città ha bisogno di nuove idee e nuove persone e il nostro auspicio – concludono M5S, Pd e misto – è che anche coloro che si erano rassegnati vogliano mettersi in gioco con il sogno di cambiare Bastia, sarebbe un bellissimo segnale per la nostra città, perché vorrebbe dire che stiamo seminando l’idea di una comunità che si rinnova, dà opportunità, dà speranza, cresce”.
F.P.

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