BASTIA UMBRA – Vito Mancuso, teologo, filosofo e saggista ha tenuto, al teatro Esperia, la lectio “Quale religione per l’Occidente senza più religione?“ che ha concluso la prima parte di “Prospettive 2025: Occidente“. In un’epoca dalla crescente secolarizzazione, dal disincanto e dalla crisi delle istituzioni religiose tradizionali, l’Occidente si trova di fronte a una domanda urgente e profonda: è ancora possibile parlare di religione? E, se sì, quale forma potrebbe assumere oggi una spiritualità capace di rispondere ai bisogni dell’uomo contemporaneo? Il professor Mancuso ha guidato il pubblico in una riflessione sul destino spirituale dell’Europa, interrogandosi sul ruolo del sacro, della coscienza e del senso in una società che sembra aver perso riferimenti trascendenti. L’incontro è stata anche l’occasione per dialogare con l’autore, noto per il suo pensiero critico e innovativo, sul futuro della fede, del pensiero etico e della convivenza tra culture. Gli appuntamenti di “Prospettive 2025: Occidente“ continuano giovedì, alle 21.30, in piazza Mazzini, Enrico Sciamanna leggerà e commenterà Dante.
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