BASTIA UMBRA (a.g.) – Urbanistica e questione colf-badanti; di questo si è parlato nel corso dell’ultimo consiglio comunale. Le discussioni si sono sviluppate in seguito alle comunicazioni del sindaco Stefano Ansideri, che ha confermato di agire per vie legali e a proprie spese “nei confronti delle dichiarazioni che hanno messo in dubbio la mia moralità personale, nonché le mie competenze professionali”. Confermata, quindi, la richiesta di risarcimento pari a un milione di euro, che il primo cittadino ha dichiarato di voler devolvere alle casse comunali. Resta in silenzio il gruppo consiliare, come anche la relativa segreteria, del Pd che, sebbene il sindaco Ansideri non abbia dichiarato come soggetto dell’azione legale, resta il primo soggetto identificabile come papabile oggetto dell’azione legale del primo cittadino. La massima assise in merito alle zone ‘B’ di completamento, ha adottato alcuni piani attuativi, che saranno sottoposti al controllo dell’ ente provinciale, impegnatosi a valutare le pratiche in un periodo di tempo non superiore alle tre settimane. Approvata anche la delibera che modifica i tempi, riducendoli a un massimo di trenta giorni, secondo la quale la ditta Modulo srl è legittimata a firmare la convenzione per il piano di recupero dell’ex conservificio Lolli. La massima assise ha stabilito pure che “non saranno rilasciati certificati di abitabilità per negozi e residenze fino a quando non saranno portati a termine gli interventi a carico dell’impresa previsti dalla convenzione, tra i quali c’è la riproposizione dell’ antico fossato intorno alla Rocca Baglionesca”. Ma veniamo alla mozione presentata dal gruppo consiliare del Pd sulle colf e badanti, con cui è stato proposto di avviare un’attività di rilevazione sull’impatto della sanatoria nazionale. A tal proposito, dal palazzo del municipio bastiolo, nell’annunciare che l’Urp, ufficio comunale addetto alle relazioni con il pubblico, è stato spostato dalla distaccamento comunale di via Cesare Battisti, al primo piano della sede centrale del comune, in piazza Cavour, è stato ricordato ai cittadini che “”il nuovo ufficio è pronto per assistere i cittadini che volessero perfezionare le pratiche per la regolarizzazione di colf e badanti dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.30 alle 13, e nei pomeriggi di martedì e giovedì, dalle ore 15.30 alle 17.30”.

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  • Comunicato Stampa PD Bastia Umbra

    Presentata mozione del PD sulle colf e badanti al Consiglio Comunale

    I consiglieri del PD di Bastia hanno presentato al Consiglio Comunale, tenutosi il 17 settembre scorso, una mozione per risolvere la situazione delle assistenti familiari straniere, colf e badanti.
    L’iniziativa parte dalla constatazione della rilevante importanza che hanno queste lavoratrici familiari per le famiglie del nostro territorio, considerando che l’Umbria ha una delle percentuali più alta di anziani, con oltre il 23% di ultra sessantacinquenni.

    Pertanto, la mozione propone di avviare una attività di rilevazione per capire l’impatto della sanatoria nazionale, la cui scadenza è prevista per il 30 settembre, nel nostro territorio, e continuare a dare un supporto e sostegno alle situazioni che potrebbero rimanere non sanate anche dopo tale scadenza.

    In una logica di messa a sistema del territorio e di condivisione degli obiettivi, tale attività di analisi di fabbisogno sarà propedeutica alla successiva fase di progettazione di un percorso formativo finalizzato alla creazione di un Albo cittadino delle assistenti familiari, progetto già presentato dalla Consigliera del PD Claudia Maria Travicelli al Consiglio Comunale di Assisi. L’attivazione di un Albo garantirà competenze e qualità nel settori dei servizi di cura alle persone e potrà essere finanziato anche con il contributo della Regione dell’Umbria, L.R.18/90.

  • Mi sta bene che si vada a una regolamentazione e tutto il resto. E credo, stia bene ai più. Ma il fatto che nel nostro Paese, non solo in Umbria, ci sia un così elevato numero di badanti, non dipende solo dalla longevità della popolazione. Dipende pure, e tanto, che abbiamo dei servizi assistenziali assolutamente carenti (carenti, sia detto per carità di patria). Che si debba pagare, per una notte di assistenza in ospedale, dai 100 ai 150 euro: lo trovo assolutamente scandaloso, perlopiù in nero. Un ospedale si può definire civile e ‘moderno’ solo se non ha bisogno di contributi esterni. Uso il termine moderno, per quelli che di modernità ne fanno un vanto. Senza contare il resto dei servizi sociali, che definire penoso è un eufemismo.

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