Bastia, summit dell’assessore Renzini con i tecnici per decidere l’esatta ubicazione dei quindici sistemi di videosorveglianza
In discussione la possibilità per i privati di acquistare gli apparecchi e poi allacciarsi gratuitamente alla rete wireless
BASTIA UMBRA – Ricordate il dossier sicurezza che il nuovo assessore Fabrizia Renzini aveva cominciato a sfogliare le scorse settimane e che il Giornale dell’Umbria aveva anticipato nelle sue linee principali? Bene, ora siamo alla stretta e nel giro di 24 ore l’assessore dovrebbe chiudere la pratica, con il seguente risultato: il nuovo Regolamento sulla privacy dovrebbe arrivare in consiglio comunale domani e se, come è prevedibile, la maggioranza riuscisse a dare il via libera, l’operazione a quel punto scatterebbe senza nessun altro stop and go. Stiamo parlando dell’installazione di quindici telecamere che andrebbero a coprire alcune zone del centro cittadino, ma anche della zona industriale: la scelta della collocazione, con l’indicazione precisa della via o della zona, è stata al centro ieri di un summit pomeridiano che l’assessore Renzini ha avuto con la ditta che installerà i sistemi di videosorveglianza.
Ma c’è di più, sempre ieri pomeriggio l’assessore al Commercio con delega alla Sicurezza si è confrontata con il comando dei vigili urbani e con quello dei carabinieri: sul tavolo della discussione, c’era laquestione relativa al collegamento delle telecamere. Con la stazione dei vigili urbani l’allaccio delle telecamere sembra essere cosa fatta, mentre è ancora tutto da capire se la stessa possibilità possa essere sfruttata riguardo alla stazione locale dei carabinieri. Per tutto il pomeriggio di ieri Renzini, che su questo tema può sfruttare le sue conoscenze tecniche di avvocato, ha lavorato alla limatura degli ultimi aspetti: sempre all’interno del dossier sicurezza, si sta valutando infatti anche di coinvolgere i privati, cosa questa che alcuni mesi fa lo stesso sindaco Ansideri aveva annunciato su queste colonne in seguito ad un’inchiesta sullo stato della sicurezza nella zona industriale. La questione è la seguente: i soggetti privati che fossero interessati, potrebbero acquistare a loro spese le telecamere per la videsorveglianza in modo da ubicarle nella zona che ritengono più “rischiosa” e l’Amministrazione potrebbe agevolarli facendogli allacciare gratis l’apparecchiatura.
Un piccolo, ma significativo segnale che il Comune darebbe su un fronte, quello della sicurezza, che tutti a partire dal sindaco Ansideri considerano della massima importanza. Il 26 aprile Ansideri, intervenendo al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, aveva sottolineato la sua preoccupazione per la situazione dell’ordine pubblico nel territorio comunale, «in particolare per quanto riguarda la recrudescenza di furti nelle abitazioni che hanno provocato panico nella popolazione residente». Proprio in quella sede, Ansideri aveva anche fornito indicazioni sul sistema di monitoraggio per il controllo del territorio mediante telecamere utilizzando la rete wireless del Comune. Il sindaco aveva sottolineato, inoltre, «che gli imprenditori interessati potrebbero acquistare le telecamere da mettere a disposizione dell’amministrazione comunale che, in tal modo, sarebbe nelle condizioni di aumentare e migliorare il controllo del territorio e soprattutto delle aree a maggiore rischio». Ora il dossier sicurezza sembra essere arrivato allo snodo decisivo. La partita si sta chiudendo, nei prossimi giorni si potrà sapere di più e capire in che modo e soprattutto in quali luoghi l’Amministrazione renderà possibile il monitoraggio.
di LUCIO FONTANA

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