Nonostante le promesse di tempi rapidi, l’intervento che dovrebbe garantire maggior sicurezza subisce ancora uno slittamento. E tra i residenti aumenta la rabbia  
 
BASTIA UMBRA — I ritardi, ma anche le modalità con cui si sta realizzando ad Ospedalicchio, con incredibile lentezza, il nuovo svincolo sulla 75 Centrale umbra alimentano il disagio e le preoccupazioni dei residenti.
L’incontro, la scorsa settimana, del sindaco con le imprese costruttrici e con l’Anas ha di fatto ‘certificato’ un ulteriore slittamento dei tempi sul completamento dell’opera che avrebbe dovuto essere consegnata entro il 2003, poi rinviata alla fine di quest’anno ed ora aggiornata di nuovo alla primavera del 2005.
Un cantiere ‘infinito’ che gli abitanti di Ospedalicchio si sono abituati ad aspettare dopo le vane illusioni iniziate negli anni Ottanta e trasformate in legittime aspettative dalle fine degli anni Novanta quando il progetto è stato concretizzato.
Sarebbe, quindi, la rassegnazione all’attesa il sentimento più diffuso tra la gente, ma che diventa rabbia quando si è costretti a constatare che, nonostante nell’area saranno due gli svincoli stradali sulla statale 75 (quello in costruzione a sud della frazione e l’altro di Collestrada ubicato a nord di Ospedalicchio), i cittadini non potranno collegarsi a piedi tra l’area industriale e il centro del paese tagliato in due dalla superstrada.
Quando nel 1997, anche con l’intervento della Prefettura, fu decisa la chiusura degli attraversamenti a raso sulla ‘75’ per motivi di sicurezza, fu data assicurazione che sarebbe stata ricercata una soluzione, magari con un sottopasso pedonale, in corrispondenza di via Hanoi, per facilitare gli spostamenti. In mancanza del sottopasso pedonale un terzo dei residenti con le abitazioni nell’area artigianale per raggiungere la piazza del paese, la chiesa o il cimitero dovranno necessariamente usare l’auto.
Una penalizzazione pesante, soprattutto per la popolazione anziana che al riguardo attende ancora una risposta.
m.s.
 
 

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