RAPINA IN VILLA 
 
 
 A pochi chilometri da Bastia. Tracce di saliva su alcune bottiglie d’acqua in casa 
 
 BASTIA – E adesso le carte si mescolano e le piste investigative si confondono. A pochi chilometri dalla villa di Giancarlo Abbati, l’imprenditore pestato a sangue e derubato l’altra notte nella sua villa di Bastia, i carabinieri hanno ritrovato la sua Bmw. E quella che sembrava una rapina in serie, di quelle che bande di stranieri stanno mettendo a segno un po’ in tutta Italia, si tinge di giallo.
Dalla villa i rapinatori hanno portato via 2000 euro, un Rolex d’oro e una Bmw che vale più di 20mila euro. Perchè lasciare proprio l’oggetto più prezioso? Per paura che l’auto fosse dotata di un antifurto satellitare? Ma i rapinatori delle ville sono esperti, sanno riconoscere se la macchina può essere rintracciata o meno e hanno canali diretti per imbarcarla per l’Albania e farla sparire. E la Bmw il satellitare non l’aveva. Allora, perchè portarla via per abbandonare il bottino più prezioso poco dopo?
Forse perchè l’obiettivo poteva non essere la rapina, guadagnare molti soldi in poco tempo, ma dare un avvertimento alla vittima. L’uomo è titolare di un night a Ponte San Giovanni, il Bugatti, frequentato soprattutto da stranieri, tanto che si fanno delle feste a tema con musiche tipiche dei paesi stranieri. Ipotesi che, adesso , i carabinieri che conducono le indagini (Reparto Operativo, Compagnia di Assisi, coordina il pm Sergio Sottani) stanno prendendo in considerazione. Dall’auto sarà possibile trovare molti elementi utili alle indagini. In casa, invece, i rapinatori avevano fatto un lavoro pulito: niente impronte digitali nè altre tracce. Forse solo della saliva lasciata su delle bottiglie d’acqua. Un altro elemento che potrà aiutare gli investigatori.
V. Ug.

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