Sarà dedicata all’integrazione la veglia organizzata dalla comunità francescana per il 31 dicembre
ASSISI – Un capodanno all’insegna della preghiera e dell’integrazione. Sarà infatti dedicata alla libertà religiosa nel mondo, la veglia di preghiera che la comunità francescana ha organizzato per il 31 dicembre, accanto alla tomba di San Francesco nella Basilica di Assisi. Lo ha annunciato il custode del Sacro convento, padre Giuseppe Piemontese, che rilancia così l’appello del Papa “per la tutela e la promozione della libertà religiosa, che assieme al diritto alla vita costituisce elemento essenziale della dignità dell’uomo”.Da Assisi, “luogo di intensa spiritualità, che 25 anni fa ospitò la Prima giornata mondiale di preghiera per la pace convocata da Giovanni Paolo II, presenti i leader delle grandi religioni”,padre Piemontese chiede che vengano ascoltati i leader religiosi di tutto il mondo.Disse il Papa in quell’occasione: “E’ in sé un invito fatto al mondo per prendere coscienza che esiste un’altra dimensione della pace e un altro modo di promuoverla, che non sono solo il risultato di trattative, di compromessi politico-economici”. La convinzione era che “la preghiera e la testimonianza dei credenti, a qualunque tradizione appartengano, può molto per la pace nel mondo”. Infatti anche se l’insicurezza non risparmia nessuno in assoluto,neanche le persone religiose, dal rischio di praticare il conflitto e di “uccidere”, tuttavia è innegabile che la vita spirituale, fondata sulla meditazione e sulla preghiera, rappresenta un forte argine alla pratica della violenza,in quanto può liberare dall’angoscia esistenziale e dalla paura dell’altro.La rivista del Sacro convento di Assisi, “San Francesco patrono d’Italia, conterrà nel numero
di gennaio un servizio sulla libertà religiosa che è ‘via per la pace’.

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