Alberto Capitanucci

Petrignano, appello a stringere i tempi per avere l’infrastruttura

NUOVO SUMMIT Stasera nella sede della Pro loco istituzioni a confronto

PETRIGNANO DI ASSISI – STRINGERE i tempi per la ‘bretella’, questione aperta da almeno vent’anni: venisse realizzata offrirebbe un’infrastruttura importante non solo per i territori di Assisi e Bastia Umbra, ma per l’intera regione, sia in chiave economica che di sicurezza e di fluidità del traffico. Se ne parla questa sera, alle ore 20.45, nella sede della Pro loco di Petrignano, che ha organizzato un incontro per individuare lo stato dell’arte riguardo all’adeguamento della bretella stradale di collegamento tra la zona industriale petrignanese e la SS 75 Centrale Umbra con la realizzazione del sottopasso ferroviario; relatore l’ingegner Alberto Capitanucci, assessore alle politiche urbanistiche e Prg del Comune di Assisi. INTERVERRANNO i sindaci di Assisi e Bastia Umbra, Stefania Proietti e Stefano Ansideri, l’assessore regionale ai trasporti e alle infrastrutture Giuseppe Chianella, Luciano Bacchetta, presidente della Provincia di Perugia. Un’opera che andrebbe a realizzare il prolungamento e l’adeguamento della direttrice che va dalla rotonda di Petrignano (davanti alla Colussi) sino alla SS 75 nella zona di Ospedalicchio dove è necessario l’intervento per bypassare la linea ferroviaria. Un’opera che andrebbe di certo a beneficio delle attività industriali e artigianali presenti nell’area. UN TAVOLO importante, dunque, quello di stasera, che consentirà di ribadire le posizioni dei due Comuni sulla questione (il relatore Capitanucci ha partecipato di recente a una seduta della prima commissione consiliare di Bastia Umbra), ma anche sentire voci autorevoli di Regione e Provincia, l’assessore Chianella e il presidente Bacchetta, e cercare di fare un passo in avanti verso una progettazione definitiva, superando le criticità ad oggi presenti; in particolare quelli relativi alla presenza dei campi pozzi e al posizionamento del sottopasso ferroviario. TEMI delicati, ma per i quali è necessario trovare risposte. Anche perché i soldi ci sono (4 milioni e mezzo dei fondi del terremoto), ma vanno utilizzati in tempi congrui; c’è infatti chi paventa la possibilità che possano essere destinati ad altre opere. A questi si aggiungono altri 600.000 euro della Rete Ferroviaria Italiana. Maurizio Baglioni

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