Tiene soltanto il settore dell’abbigliamento e delle calzature per i bambini perché ritenuti dei beni “necessari”

A BASTIA UMBRA
I saldi invernali sono in pieno svolgimento, ma girando per i negozi più interessati dal flusso della clientela, settori abbigliamento e calzature, non si vede però quella corsa pazza all’affarone dei saldi che c’era negli anni passati, ma tutt’altro. La crisi si fa sentire, eccome. Parlando con i diretti interessati, alcuni tra i commercianti di Bastia e Santa Maria degli Angeli, è emerso che quasi tutti stanno vivendo la stessa sensazione, con lievi differenze tra l’uno e l’altro, tra un settore e un altro. La tendenza, almeno per questi primi giorni, è di una flessione media del 25-30% nell’affluenza, con sostanziali modifiche anche nella tipologia degli acquisti:quest’anno sono veramente pochi coloro chesi concedono lo “sfizio da saldo”. Complice la crisi e l’atmosfera pessimistica che è nell’aria, gran parte di chi sta acquistando in questo periodo si limita allo stretto necessario. Inoltre, se prima venivano acquistati con più facilità anche articoli relativamente più costosi, ora c’è la tendenza ad acquistare, magari investendo gli stessi importi, un numero maggiore di
articoli ma a minor prezzo. C’è poi il negozio più “a buon mercato” che tende a imputare quest’andamento non esaltante anche al fatto che “il risparmio per il cliente è maggiore laddove il prodotto è originariamente più costoso”, non rendendosi forse bene conto che la crisi è purtroppo un fatto concreto e tangibile oramai e la si registra su tutti i prodotti, più o meno costosi che siano.Una fascia che sembra stia risentendo in maniera più marginale del fenomeno é quella riguardante l’infanzia. Abbigliamento e calzature per bambini non sembrano risentire più di tanto dell’effetto crisi. Come in molti hanno detto,infatti,“mentre un adulto può utilizzare scarpe o cappotti degli anni passati, un bambino cresce. Gli acquisti per l’infanzia rientrano quindi nel“necessario”.Anche da coloro i quali operano in settori “non a saldo” emergono comunque commenti negativi: “E’ desolante vedere così poca gente entrare e uscire dai negozi qua attorno, davvero poco incoraggiante in auspicio di una quanto più rapida possibile ripresa”.
Silvia Sinigaglia

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