BASTIA UMBRA – La 42esima edizione di Agriumbria, mostra nazionale dell’agricoltura, zootecnia e alimentazione (Bastia Umbra 26-28 marzo), ha risposto alle aspettative degli operatori economici e dei tecnici che hanno avuto l’opportunità di valutare, ancora un volta, la validità di una formula consolidata nel tempo e che ha mantenuto le tradizioni della mostra mercato nell’ambito di un momento fieristico la cui di-versificazione merceologica rappresenta la più avanzata innovazione raggiunta nella tecnologia dei mezzi tecnici e nella selezione del patrimonio zoo-tecnico.
Un bilancio positivo – sottolinea il presidente di Umbriafiere, Lazzaro Bogliari – ottenuto grazie a un articolato programma di mostre, concorsi e rassegne zootecniche di valenza nazionale, e di presentazione di modelli di filiera corta o lunga da realizzare nei settori dell’agricoltura, dell’agro-industria e dell’ambiente.
Agli oltre 65mila visitatori che hanno affollato il quartiere fieristico di Bastia Umbra durante le tre giornate della manifestazione, è stato proposto, dai 400 espositori in rappresentanza di circa 800 ditte, un quadro organico delle diverse soluzioni tecnologiche idonee a ottimizzare le potenzialità delle imprese agricole nella loro attività multifunzionale o specializzata.
I contratti di vendita, o in via di definizione, di mezzi tecnici (trattori, macchine e attrezzature agricole, mangimi, vivaismo, ecc) e di capi zootecnici registrati nelle tre giornate – fa presente Bogliari – possono essere interpretati come una tendenza a una lenta ripresa degli investimenti di capitali indispensabili per attuare processi di riconversione e di ristrutturazione delle aziende agricole, coinvolte in misura sempre più impegnativa non solo a migliorare l’organizzazione della produzione sul piano della competitività, ma anche a individuare modelli produttivi i cui moduli colturali vengono pianificati tenendo presente della sinergia che deve intercorrere con altri settori per la valorizzazione del territorio.
Un obiettivo quest’ultimo, – precisa Lazzaro Bogliari – che è tuttora prioritario nella programmazione degli eventi di Agriumbria che, come manifestazione fieristica, intende rafforzare il proprio ruolo di punto di riferimento per l’innovazione tecnologica e, nel contempo, rappresentare un momento di confronto intersettoriale e interdisciplinare le cui indicazioni trovino fattibilità e trasferimento nel territorio, e non rimangano semplici enunciazioni.
La partecipazione ad Agriumbria di istituzioni locali (Regione, Provincia, Comuni, Comunità Montane, Camere di Commercio), di istituti universitari e di associazioni di categoria – sottolinea Bogliari – rappresenta una condizione indispensabile per proseguire nell’innovazione di una formula che intende dare risposte alle esigenze del mondo agricolo proponendo, nel periodo fieristico, e non solo, indicazioni e soluzioni che siano di supporto tecnico ed economico alle imprese agricole.

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