Dopo il via libera del Consiglio ai lavori di ristrutturazione la Mongolfiera attacca: “Un favore ai privati”
Il vicesindaco Bartolini: “Abbiamo individuato la soluzione più razionale”
di SILVIA BARTOCCI FONTANA

ASSISI – Come cambierà il parco Regina Margherita se questo verrà snaturato con la cementificazione denunciata dalla Mongolfiera? Quale impatto sull’ambiente avrà la nuova struttura? Come si modificherà il rapporto tra l’amato Pincio e i cittadini che potrebbero sentirsi non più a casa loro nel parco pubblico, ma ospiti del finanziatore-gestore dell’attività che verrà realizzata all’interno?
Sono le domande più frequenti da quando durante l’ultimo consiglio comunale è stata approvata la prima fase del annunciato progetto che darà un volto nuovo al parco cittadino. “Vogliono appaltare al commercio privato un pezzo di storia di Assisi”, ha tuonato la Mongolfiera, aggiungendo che l’amato parco, teatro “di saline in dolce compagnia” per generazioni di assisani o di mamme che portano i figli li a giocare, è un ricordo da dimenticare, “molto presto al Pincio, al posto dell’attuale rotonda,ci sarà un ristorante di 400 mq, tutto questo in cambio della manutenzione di cui il Comune non vuol sapere da anni”. “Non è così – ha risposto il vicesindaco Giorgio Bartolini assessore ai Lavori pubblici – ma alla luce dei tagli è necessario trovare alternative per mantenere la fruibilità del parco e la gestione privata è quella che garantisce maggiore successo e continuità, inoltre la realizzazione del progetto avrà una duplice funzione riqualificare il parco e creare lavoro e guadagno su un bene che al momento non crea reddito”.
I timori espressi dalla Mongolfiera, che l’apertura del parco come anche la manutenzione, saranno soggette alle attività
del gestore-ristoratore, “è infondata – chiarisce Bartolini – I project financing prevederà regole che garantiranno non solo manutenzione e orario di apertura ma anche un certo spazio d manovra affiche iniziative di singoli cittadini o associazione possano essere realizzate come è avvenuto in passato”.
Prima di vedere la struttura realizzata all’interno del parco dovrà essere accettato il project financing con tutte le regole e
clausole a tutela della funzione pubblica del Parco, e non prima dell’approvazione del lungo iter progettuale che è appena iniziato con la votazione durante l’ultimo Consiglio della prima fase: la variante al vecchio Prg.

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