Ipertecnologico, costerà 20 milioni Darà lavoro a 900 persone

di FRANCESCA BENE e ROBERTA BUONANDI
BASTIA UMBRA – Svolta cruciale per il futuro di Bastia. Il consiglio comunale, nella seduta di ieri, ha approvato il Suap (sportello unico attività produttive) per il nuovo insediamento della Isa. L’ufficialità è arrivata dopo un lungo iter che ha condotto all’adozione della variante urbanistica. Lo stabilimento, di circa 80mila metri quadrati, sarà realizzato con un investimento di oltre 20 milioni di euro e vedrà occupati circa 900 addetti. Nello specifico nascerà su una estensione di 17 ettari ubicati nella frazione di Ospedalicchio dove potranno essere ricondotti ad unità produttiva i 5 distinti ambiti dove attualmente si svolge l’attività dell’azienda. Lo stabilimento sarà suddiviso in 4 blocchi destinati rispettivamente ad officina, uffici, servizi, magazzino tutti orientati alla tutela della salute e della sicurezza degli addetti ed al loro benessere quale presupposto di produttività.
In programma anche importanti interventi di miglioramento della viabilità con l’adeguamento di via Madonna di Campagna e via Hanoi con la costruzione di tre rotatorie. L’azienda ha chiesto, attraverso lo Suap, di poter realizzare un impianto industriale più moderno e al passo coi tempi. L’esigenza è che le economie di produzione seguano standard avanzati per ottenere prodotti sempre migliori e poter razionalizzare e contenere i costi produttivi. Il nuovo insediamento infatti, sarà realizzato in modo da avere un bilancio energetico zero grazie all’introduzione di molte tecnologie per il risparmio e l’ottimizzazione energetica oltre ad avere una copertura con fotovoltaico su tutta la superficie.
Nel presentare il nuovo complesso, il vicesindaco Francesco Fratellini ha ricordato le dimensioni della Isa che negli anni recenti ha raggiunto mediamente un fatturato di 100 milioni di curo, dando occupazione a 900 persone che assicurano una produzione destinata all’estero per il 75% con una presenza in 107 Paesi del mondo.
La scelta di rimanere a Bastia, evitando la delocalizzazione che pure sarebbe potuta apparire come valida alternativa, conferma il radicamento dell’Impresa al territorio al cui sviluppo ha contribuito in maniera consistente per oltre 50 anni,
Con questa scelta strategica è stato iniziato il 18 giugno 2012 un procedimento complesso che ha coinvolto oltre 40 Enti ad esprimere parere in merito fino alla più recente Conferenza dei Servizi del 6 novembre 20 1 4 dalla quale è scaturita la fisionomia definitiva dell’intervento.

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