BOTTA E RISPOSTA SUL RIFIUTO DELL’IPOTESI DI EFFETTUARE UN’ORA DI LAVORO IN PIU’

BASTIA UMBRA —ALL’ACCUSA di comportamento sindacale scorretto lanciata da Confindustria in merito al rifiuto dell’ipotesi di effettuare un’ora di lavoro in più per le maestranze della Isa di Bastia, replica seccata la Cisl, l’organizzazione sindacale in queste ore al centro della polemica. Lo scontro con la Isa, secondo la Cisl, avrebbe «radici molto profonde e non è riconducibile solo al fatto che oggi in maniera pretestuosa e strumentale si utilizza per ridimensionare un atto gravissimo di violazione dei diritti dei lavoratori avvenuto nella stessa». Il sindacato respinge l’accusa di aver cambiato strategia e ricorda che «le aziende devono lavorare in condizioni di flessibilità, ma sicuramente sana flessibilità. Il ricorso alla via legale, avvenuto all’azienda Isa — sottolinea il segretario regionale Cisl Pierpaola Pietrantozzi — è la risposta estrema ad un’assoluta mancanza di disponibilità al dialogo, al confronto, alla contrattazione che dentro quell’azienda si respira ormai da molti mesi nei confronti della nostra sigla sindacale».
Il ricorso legale avrebbe lo scopo di difendere dal licenziamento un lavoratore delegato della Cisl che in merito all’applicazione di un accordo sulla flessibilità sarebbe stato colpito da due provvedimenti disciplinari. La Cisl invita Confindustria e l’azienda Isa ad abbassare i toni per riprendere la via del dialogo, l’unica che potrebbe facilitare una soluzione positiva e condivisa.

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